22 Mar Scarpe antinfortunistiche Nuova norma EN ISO 20345:2022
NORMATIVE DA CONOSCERE Nel campo degli incidenti sul posto di lavoro, non si può fare alcuna concessione. Ecco perché ci sono regole che disciplinano la produzione delle scarpe e richiedono l'uso di specifici tipi di calzature antinfortunistiche per le varie attività lavorative. Essere al corrente di queste norme aiuta a selezionare le scarpe appropriate per il proprio lavoro, evitando di incorrere in errori che potrebbero comportare infortuni o multe da parte delle autorità di vigilanza.TRE GRANDI CATEGORIE Esistono tre grandi categorie di scarpe antinfortunistiche, che derivano da regolamentazioni valide non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Queste scarpe sono identificate con le sigle UNI (normativa nazionale), EN (normativa europea) e ISO (normativa internazionale), seguite dal rispettivo numero.UNI EN 345 regola le "calzature di sicurezza” La norma stabilisce le specifiche per i dispositivi di protezione del piede, che sono progettati per proteggere contro urti e schiacciamenti fino a 200 Joule, ovvero per proteggere i piedi dalla caduta di oggetti pesanti di circa 20 kg dall'altezza di un metro. Le calzature che soddisfano questi requisiti sono considerate adatte per professioni come giardinieri, operatori di servizi tecnici che lavorano in cantieri e locali tecnici, operatori di soccorso e cantieri stradali. Le scarpe di sicurezza sono etichettate con la sigla "S" per indicare la sicurezza, mentre "SB" indica i requisiti di base per le calzature di sicurezza (Base Safety).UNI EN 346 regola le "calzature di protezione” La normativa corrente stabilisce le specifiche dei dispositivi di protezione per i piedi, in grado di resistere a urti e schiacciamenti con un livello di energia di 100 Joule, ovvero la capacità di proteggere il piede dall'impatto di un oggetto di circa 10 kg caduto da un'altezza di un metro. Tali scarpe sono identificate dalle sigle "P" e "PB" (Protection e Base Protection, rispettivamente), sebbene siano meno diffuse in commercio rispetto alle scarpe Safety, che garantiscono una maggiore protezione in caso di urti o schiacciamenti.UNI EN 347 regola le "calzature da lavoro” La normativa comprende i DPI per i piedi, che offrono protezione da tutti i pericoli, tranne gli urti e gli schiacciamenti. Questi dispositivi sono adatti per rischi di lavoro bassi, come quelli incontrati da farmacisti, tecnici di laboratorio e operatori sanitari. Le sigle associate sono O e OB (Occupational o Base Occupational). È stata recentemente resa pubblica la nuova norma EN ISO 20345:2022 riguardante i dispositivi di protezione individuale per le calzature di sicurezza. Tale norma sarà presto armonizzata in base al Regolamento (UE) 2016/425, il quale regola il mercato europeo dei DPI. Questo regolamento ha introdotto diverse novità, tra cui:La durata massima di validità di un certificato non può superare i 5 anni. La marcatura CE deve contenere l'indirizzo del fabbricante. La dichiarazione di conformità deve essere resa disponibile online o deve essere fornita con il prodotto.Le calzature conformi alla norma UNI EN ISO 20345:2012 potranno continuare ad essere commercializzate fino alla scadenza del relativo certificato, anche dopo l'introduzione della nuova normativa. Pertanto, per un certo periodo di tempo, saranno disponibili sul mercato calzature conformi ad entrambe le normeLa nuova norma EN ISO 20345:2022 stabilisce i requisiti fondamentali e opzionali delle calzature di sicurezza, compresi quelli relativi a rischi meccanici, resistenza allo scivolamento, rischi termici e comportamento ergonomico. Tra i requisiti base, la norma richiede un nuovo livello di resistenza allo scivolamento obbligatorio solo per il tacco anteriore e la punta posteriore su superfici in ceramica e NaLS. prevede l'introduzione di nuovi requisiti e marcature.Il test di resistenza allo scivolamento SRB, SRC e SRA è stato eliminato....